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Politica 12:22 | 30/06/2020 - Repubblica San Marino

La variazione di bilancio accende i toni in Consiglio

  Nella seduta pomeridiana del Consiglio Grande e Generale di lunedì 29 giugno prosegue il dibattito sull'articolato della variazione al bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020. A tenere banco è in particolar modo l'articolo 3. Via libera alla revisione dell'articolo proposta dal Governo attraverso un emendamento modificativo con il quale si autorizza il Congresso di Stato a stipulare contratti di finanziamento o ad emettere titoli di debito pubblico per un importo di 500 milioni di euro. Il comma 1.bis – relativo alla differenziazione del debito - specifica che i contratti di finanziamento possono essere stipulati con soggetti istituzionali esteri, organismi internazionali, banche centrali ed istituti di credito e finanziari e devono contenere le caratteristiche tecniche, la durata e le modalità di rimborso del finanziamento stesso. Con il comma 2.bis, invece, si afferma che “al fine di promuovere il rientro di somme o strumenti finanziari detenuti all'estero o reperire fondi per il rilancio economico del Paese e di mantenere e rafforzare lo stato sociale, parte dei titoli di debito pubblico potranno essere riservati alle persone fisiche e giuridiche sammarinesi ovunque residenti o ai cittadini stranieri residenti a San Marino”. Infine si dà mandato al Congresso di Stato di individuare “interventi mirati al contenimento della spesa pubblica e una sua progressiva riqualificazione”.
    Rispetto alle modalità di Finanziamento, precisa il Segretario di Stato Marco Gatti, “abbiamo previsto un passaggio in Commissione” che tuttavia “non può essere preliminare alle scelte”. “Assolutamente d'accordo - aggiunge” che questa legislatura debba affrontare la questione delle riforme” ma “pensare di affrontare questi temi in un mese o due mi sembra impossibile”. “Noi chiediamo che il coinvolgimento sia prima, a priori, con una Commissione che sia veramente attiva su queste scelte e decisioni” ribatte Marika Montemaggi (Libera). “Non sono queste le modalità di confronto a cui noi pensavamo” rincara la dose Guerrino Zanotti (Libera). “Ancora una volta il Consiglio non trova di meglio che dividersi e riportare le discussioni ad un anno fa senza che facciamo uno sforzo comune a vedere come possiamo fare per affrontare questa situazione” è l'appello di Pasquale Valentini (Pdcs).  “Io sono convinto che non possiamo conteggiare il credito di imposta all'interno del debito pubblico sic et simpliciter così come non possiamo conteggiare i 500 milioni del Cinque Ter nel debito pubblico” è la posizione di Nicola Renzi (Rf). Per Giovanni Maria Zonzini (Rete) il debito andrà reso sostenibile tramite l'equità fiscale: lotta senza quartiere all'evasione fiscale e infine sul lato delle riforme fiscali andando a farle secondo il principio di far pagare di più a chi ha di più”. 
    Respinti gli emendamenti di Libera e Rf. I lavori proseguono fino alle 19.30 con l'emendamento di articolo aggiunti presentati da Governo e forze di opposizione.