Si è svolta venerdì scorso presso la sala del Castello di Borgo Maggiore, a San Marino e in diretta social, la conferenza stampa del San Marino Green Festival. Oltre ai giornalisti, presenti i partner istituzionali e imprenditoriali, fra cui le Segreterie di Stato al Territorio e alla Cultura, l'Ambasciatore d'Italia a San Marino Sergio Mercuri, la Capitana di Castello Barbara Bollini, le aziende del territorio, da ErbaVita a Bioagrotech. Presente anche Francesco Foletti del Kaki Tree Project, il Progetto “Campo di Nagasaki” che il prossimo anno arriverà a San Marino per tramandare l'esemplare di kako sopravvissuto al bombardamento atomico. A guidare i presenti nei meandri della terza edizione del festival, il suo ideatore Gabriele Geminiani e la sua stretta collaboratrice, Alessandra Carlini.
A partire dal titolo, Vedere l’erba dalla parte delle radici, sabato 23 e domenica 24 ottobre 2021 saranno una grande festa dedicata agli alberi, alla biodiversità e all’agricoltura. Radici intese in senso ampio, come il patrimonio culturale, rete di relazioni, capacità di cooperazione. In questo senso la lectio magistralis del professor Stefano Mancuso, sabato 23 ottobre, è il segno forte che connota tutta l’edizione di quest’anno. Mancuso, botanico e accademico di fama internazionale è ormai notissimo anche al grande pubblico per le sue teorie sull’intelligenzadelle piante. A seguire Ipermare – Artists talk di Sara Michieletto e Elisabetta Zavoli, per ribadire con il concetto di ipermare la relazione nel sottosuolo tra i funghi e le radici delle piante. Sabato 23 ottobre finirà con il botto: serata di Gala con la premiazione dei cortometraggi vincitori del San Marino Green Movie. Il bando, visibile a breve sulla pagina FB dl festival, chiuderà il 30 settembre. L’esigenza di misurarsi con linguaggi artistici differenti ha portato anche alla creazione degli Archivi Sostenibili, una galleria in progress di opere legate in qualche modo all’emergenza climatica e alla tensione verso la sostenibilità.
Un ulteriore affondo punterà il riflettore su due temi fondamentali: l’agricoltura e il packaging sostenibili. Le due tavole rotonde indagheranno come l’industria e la società stanno cambiando sulla spinta delle sollecitazioni che vengono dalla crisi ambientale, inventando e costruendo modi di produrre e consumare alternativi a quelli usati finora.
E siamo arrivati alla grande novità di quest’anno che corre lungo tutto il festival e ingaggia la bella piazza ottocentesca di Borgo Maggiore come location di un festoso e colorato mercato: Borgo green, vetrina della sostenibilità in cui si troveranno tutte le tendenze del moderno lifestyle ecologico, dall’orto diffuso ai cosmetici bio, dall’alimentazione a tutto quello che rende la casa piacevole e a basso impatto ambientale: piante, oggettistica, prodotti alimentari, libri e abbigliamento. Oltre a questo, ampio spazio alle aziende del territorio che lavorano in ambito green, promuovendo i principi che sostengono la cultura della sostenibilità. Per questa vetrina a largo raggio - che comprende anche corsi di orticoltura casalinga e di cucina con le erbe spontaneela ricerca degli espositori è ancora attiva. Un Borgo Green proprio per tutti, infatti anche i piccoli partecipanti avranno di che divertirsi, tra la Caccia al Tesoro Naturalistica e le macchinine elettriche recuperate messe a disposizione dal Centro del Riuso. Per una pausa più riflessiva, ci saranno le storie del Rodari Club, i canti popolari dei Leggermente a Sud e i lazzi degli Swing O’Leles Ukulele Band.
Una grande kermesse che sarà possibile seguire in diretta sulla pagina FB del festival grazie a Katoa, e che vuole essere un momento di incontro e crescita per tutti, e in particolare per le famiglie.