Si avvia verso le conclusioni il XXI Congresso Generale del Pdcs “Sostenere la persona per il futuro del Paese”.
Il primo a salire sul palco oggi è stato il Segretario di Stato Stefano Canti. “Non c'è sviluppo senza sostenibilità – ha esordito –. Un aspetto questo che incide sul nuovo piano regolatore. Rigenerare il tessuto urbano e gli spazi pubblici, favorendo l'efficientamento energetico degli edifici, valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico, aumento della qualità urbana, valorizzazione di nuclei storici, sviluppo di corridoi ecologici. Intervenire sui territori rurali e salvaguardare il territorio. Uno sviluppo per il Paese che si coniughi con lo sviluppo turistico e commerciale e lo sviluppo residenziale. Interventi strategici riguarderanno ampie aree, come la riqualificazione di molti edifici anche all'interno del centro storico”
La parola quindi al presidente Pasquale Valentini. “La politica per essere buona ha bisogno di guardare a qualcosa che viene prima della politica. La vicenda del Covid ci ha dimostrato questo. Non dobbiamo chiedere allo Stato di fare quello che io posso fare. Lo Stato deve aiutarmi a fare quello che io devo fare. Lo Stato deve tenere conto che sta parlando di famiglie, imprese, associazioni, persone che devono essere valorizzate nella loro iniziative e non sostituite. Non è la logica dei numeri che mi legittima a governare, ma la capacità di tenere conto di tutti, anche degli avversari. Fare qualcosa che abbia come attenzione la persona tutta intera. Il Pdcs non può fare politica dimenticando questo aspetto. Nell'impostare le politiche, devo tenere presente il destinatario. La persona, con tutti i suoi legami, capacità e potenzialità. C'è bisogno di strutturare la Pa, come competenze non come numero. L'agenda politica sarà quella che emerge dalla mozione conclusiva del XXI Congresso. Abbiamo bisogno di organizzarci in modo più proficuo. Abbiamo poco tempo e dobbiamo essere più efficaci rispetto a quanto fatto fino ad ora”.
Spazio quindi alla candidata alla Segreteria politica, Marcella Michelotti. “Ci aspettano mesi difficile per tenere sotto controllo bisogni e azioni, dimostrando di essere guida solidale in uno dei periodi più tragici della storia recente. E' emerso che vogliamo un Paese normale ma che riacquisti credibilità, reputazione, solidarietà, lavoro per tutti. Dobbiamo procedere con riforme strutturali, la Pa deve diventare una risorsa e non un peso. E' emerso che sostenere la persona per il futuro del paese non vuol dire fare assistenzialismo, ma creare opportunità di lavoro dignitose per tutti. Non lasciando mai sola la persona soprattutto nel momento del bisogno. Dal dibattito è emerso che se lavoriamo tutti insieme in modo nuovo, possiamo portare a casa i risultati migliori in un clima di fattiva armonia. Quello che propongo è un cambio di metodo. Va stabilita una road map sulle grandi riforme e il piano di sviluppo. Dobbiamo fare un grande lavoro collettivo e sinergico”.
Ricco di suggestioni l'intervento dell'ospite, l'onorevole Mario Mauro, che ha affrontato tematiche che vanno dalla politica estera all'ascesa dei populismi. “.La Dc oggi esiste solamente a San Marino e in Germania. Tenetevi caro il Pdcs di San Marino e fate di tutto perché questa sia la consapevolezza quotidiana dei cittadini”
E' stata quindi la volta del Segretario di Stato Marco Gatti. “Ci sono una serie di emergenze che il Governo affronta rapidamente e diminuiscono il tempo del confronto. Dobbiamo affrontare l'emergenza e la quotidianità e quindi gestire al meglio le risorse che abbiamo. Questo Congresso è l'occasione di una nuova organizzazione. Ci si mette in discussione e ci si riorganizza. Per mantenersi il Pdcs ha necessità di interrogarsi e di mettersi in discussione ad ogni Congresso. Oggi è il momento per far sì che sulla base degli errori che abbiamo commesso ci sia un rilancio importante dell'organizzazione del partito”.
Dopo l'intervento del sindaco di Monte Grimano Terme, Elia Rossi, il quale porta all'assemblea del Pdcs il saluto del presidente della Regione Marche Acquaroli, la parola passa al Segretario di Stato Teodoro Lonfernini: “Il nostro partito ha il compito di recuperare il tempo e le opportunità perdute. Lo faremo – come stiamo facendo – gestendo tutti gli aspetti con grande equilibrio e grande senso di gestione amministrativa, di giustizia e non giustizialismo, non attraverso il controllo fanatico del potere politico: sarà qui la differenza rispetto alle precedenti legislature, in particolare l'ultima. Dimostriamo che il tempo dei politici burocrati è decisamente finito e il vento del cambiamento soffierà forte. La serietà non la si dimostra occupando un posto o un altro, ma con l'approccio ai problemi, che andranno trasformati in opportunità per il Paese. Dobbiamo continuare ad impegnarci con grande sforzo e continuare a chiedere alla gente di starci vicino”.
Dopo la lettura del messaggio del Vescovo di San Marino – Montefeltro, S.E. Andrea Turazzi, l'ultimo intervento della mattinata è quello del Segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini: “Negli ultimi tre anni c'è stato un potentato economico che ha cercato di pervadere tutte le forme dello Stato. Sento dire che c'è una forzature della politica sulla magistratura. La politica ha esigenza di fare in modo che venga fuori la verità. Anche se è una verità che fa male. Vedremo cosa verrà fuori all'interno della Commissione di inchiesta sul sistema bancario. Occorrerà andare fino in fondo e capire chi ha delle responsabilità. Sulla giustizia serve un percorso di riforme, ma non si può fare finta che certe forzature non siano state messe in campo”.