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Politica 15:19 | 27/04/2020 - Repubblica San Marino

Polemiche in Consiglio sui test sierologici ai politici

 I lavori del Consiglio Grande e Generale ripartono dal Comma 21 legato all'emergenza Coronavirus e ai decreti-legge promossi dal Governo. “Questo momento è estremamente delicato e non possiamo permetterci di sbagliare con scelte non ponderate” avverte Alessandro Scarano (Pdcs), il quale punta anche il dito sulla “eccessiva burocrazia” di alcuni provvedimenti. “La gara per accaparrarsi il dottor Rinaldi mi sembra veramente non degna di questa Aula” è la critica di Luca Boschi (Libera), che puntualizza: “Abbiamo fatto bene noi a nominarlo e avete fatto bene voi a riconfermarlo”. Per quanto riguarda gli aiuti economici, il Segretario di Stato Marco Gatti ricorda che non è possibile  “pensare che distribuendo risorse a pioggia a tutti, il Paese riparta. Le risorse pubbliche devono andare a incentivare le attività che andranno a ristrutturarsi per cogliere a pieno le opportunità”. Alessandro Cardelli (Pdcs) bacchetta il precedente esecutivo per quanto riguarda la gestione dell'ospedale. “Andiamo a vedere come nell'ultimo triennio sono stati spesi i soldi in consuleneze e appalti. Andiamo a vedere come sono stati gestiti i rapporti con i medici con azioni anche gravi”. Quindi una riflessione: Vi sembra normale che in un Paese un medico sia pagato meno o pari rispetto all'Italia e invece un insegnante venga pagato il doppio che in Italia? “Il nostro bollettino di statistica dice che a marzo c'è stato un incremento della mortalità del 200 per cento – evidenzia Giuseppe Maria Morganti (Libera) -. Pari all'incremento che si è verificato nei territori di Brescia e Bergamo”. Michela Pelliccioni (Domani – Motus Liberi) chiede maggiore attenzione nella “lettura dei dati sul numero dei contagi”, mentre per il Segretario di Stato Luca Beccari l'attuale situazione deve diventare l'occasione per “imparare a organizzare la nostra macchina organizzativa e sanitaria anche nell'ipotesi di forti emergenze”. 


    Perplessità sulla gestione delle quarantene da parte di Andrea Zafferani (Rf): “anziché usare strutture accentrate, abbiamo lasciato le persone nelle case”. Inoltre è stato un errore, secondo Zafferani, “bloccare senza motivo la vendita online”. Giancarlo Venturini (Pdcs) dà lettura di un ordine del giorno proposto dalla maggioranza con cui “si dà mandato al Congresso di Stato di sostenere la ripartenza del Paese, coniugando tutte le più opportune cautele di carattere sanitario alle necessità economiche e sociali della popolazione”. Terminato il dibattito, si passa alle repliche, a cominciare da quella del Segretario di Stato Roberto Ciavatta. Per quanto riguarda i decreti, “noi siamo sempre stati un passo avanti, le riaperture le abbiamo fatte la scorsa settimana” rivendica Ciavatta. “I test sierologici nelle Regioni come la Lombardia partiranno dal 4 di maggio, noi li stiamo facendo da tre settimane con ottimi risultati”. “C'è stata – aggiunge il Segretario - un'esplosione di 21 milioni di disavanzo dell'Iss: doveroso che un manager ne verifichi la sostenibilità”. Si accende quindi la polemica in merito ai test sierologici ai componenti del Consiglio Grande e Generale. “Non accetto che chi ha chiesto i test – afferma Ciavatta - venga qui a fare del populismo dicendo che passiamo avanti agli altri: il sottoscritto aveva chiesto e ottenuto per tutta la sua Segreteria di non fare quel test”.“Non abbiamo mai chiesto che fossero fatti i test sierologici, Ciavatta dice delle falsità” è la replica immediata di Sara Conti (Rf).