Libera interviene nuovamente sul tema della ripartenza economica post Covid-19.
L’emergenza Coronavirus ha colpito quasi tutti i settori provocando la peggior crisi economica dalla fine della seconda guerra mondiale. Per il turismo, con tutto l’indotto che muove, la crisi rappresenta non solo un danno economico nell’immediato, ma causerà una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di capire come e quando il settore potrà risollevarsi.
Abbiamo 200 attività fra ristoranti e alberghi, 1500 posti letto e tanti operatori del settore del commercio che chiedono aiuto e vogliono essere coinvolti per lavorare sulla prospettiva.
Libera aveva fatto diverse proposte per il comparto chiedendo subito l’esenzione della tassa di licenza per tutto il 2020, della minimum-tax, il congelamento delle bollette e monofase e C.I.G., per chi la richiede, pagata dallo Stato sulla SMaC.
Purtroppo troppo poco e’ stato fatto, per esempio anche sulla minimum-tax continuano ad esserci troppe incertezze interpretative ed applicative sempre a discapito delle attività turistiche-commerciali. Nessuna risposta e’ arrivata nè in termini di aiuti nè in termini progettuali nonostante l’intraprendenza e lo spirito di iniziativa dei nostri commercianti, albergatori, baristi, ristoratori e più in generale delle attività economiche.
Per la visione futura e’ chiaro che la ridotta capacità di spesa e di monte ore ferie, il timore psicologico, la momentanea sospensione del turismo di massa cambierà radicalmente le dinamiche di questo settore.
Siamo in un mondo nuovo. Si aprono scenari inediti ai quali nessuno e’ preparato ma non possiamo arrivare impreparati, serve programmazione.
Il turismo guarderà più alla qualità, l'attenzione sarà data al territorio, all'enogastronomia, al benessere, alle piccole realtà di ospitalità. San Marino dovrà cogliere l'occasione modificando, in accordo con gli operatori del settore, tempo e spazio nel modo di fare impresa e di fare promozione.
Servirà più tempo e più flessibilità per le varie attività per proporre i propri prodotti e muteranno gli spazi per evitare affollamenti.
In questo senso vogliamo fare tre proposte concrete:
-abbattiamo immediatamente la tassa sull’occupazione di suolo pubblico per tutto il 2020 per consentire alle nostre attività di accogliere un numero maggiore di clienti e di poterli servire garantendo il distanziamento sociale e limitare i rischi del contagio;
-credito d’imposta agli operatori economici per le spese di sanificazione e acquisti in prodotti utili per adempiere alle norme igienico-sanitarie;
-coinvolgimento diretto degli operatori del settore strutturale per la ripartenza turistica con un gruppo di lavoro dedicato.
E’ arrivato il momento di costruire, nei prossimi giorni Libera continuerà a lanciare alcune idee settore per settore al fine di sollecitare il Governo non solo a ricercare liquidità per il Paese ma anche a definire un piano di rilancio ben definito, condiviso con la cittadinanza e non più rinviabile.