Economia ed emergenza Coronavirus sono i due temi al centro di un intervento del gruppo Libera.
E’ arrivato il momento di assumersi le responsabilità
Fitch fotografa la situazione di ciascun Paese con un particolare occhio di attenzione alle prospettive di crescita economica e alle garanzie di stabilità.
In questa fase delicata il declassamento, a nostro avviso, evidenzia come sia venuto meno uno degli anelli portanti che teneva unita l’intera catena.
Nonostante un Governo sostenuto da un’ampia Maggioranza (formatosi dopo le elezioni) e nonostante un’opposizione collaborativa è venuto meno l’impegno di solidarietà nazionale che con il tavolo istituzione e di governo di scopo si era voluto garantire.
Continua inoltre a mancare un serio progetto di rilancio del Paese corroborato da riforme ormai improrogabili.
Visto in quest’ottica il grave declassamento di Fitch rappresenta un vero e proprio giudizio negativo con outlook altrettanto negativo sulle potenzialità dell’attuale maggioranza di mettere in sicurezza il Paese.
Per di più la crisi sanitaria ed economica dovuta al Covid-19 ha messo in evidenza tutti i limiti del Governo: scarsi rapporti internazionali, nonostante gli annunci in campagna elettorale, zero confronto con l’opposizione sugli interventi per il supporto all’economia, nonostante gli slogan di nuovo metodo, e zero aiuti alle nostre attività nonostante gli annunci reiterati sui social dei vari Segretari.
Noi chiediamo a questo Governo, unito solo da pochi temi, anzi forse da poche, pochissime persone esterne all’ambito politico, di riprendere lo spirito di confronto e dialogo che in questa situazione e’ l’unico che può trascinarci fuori da questa crisi.
Inoltre, nel merito, concretamente, dobbiamo iniziare a ragionare di riaperture sia a livello economico che sociale.
Gradualmente, con protocolli di controllo e monitoraggio degli ingressi, dei movimenti interni alle strutture aziendali o negli uffici e di altre misure intelligenti di prevenzione.
Dotando i nostri concittadini, le nostre aziende e i nostri uffici di tutti i presidi sanitari necessari e proseguendo, quindi, con lo screening definito dai tecnici.
In periodi di crisi drammatiche, come questa del coronavirus, affidarsi al parere degli esperti su scelte scientifiche è doveroso, intelligente e forse inevitabile.
Ma guai se i tecnici diventano l'alibi per i politici per non assumere le proprie decisioni o, peggio, le proprie responsabilità. Questo vale per le chiusure ieri e per le riaperture domani.
È ipocrisia scaricare sui tecnici l'onere di scelte che spettano alla politica. E’ arrivato il momento di prendersi le proprie responsabilità, anche per il Governo: serve liquidità, aiuti economici, ripartenza e soluzioni. Noi siamo a disposizione, come sempre, per dare il nostro contributo con proposte e idee.#facciamosquadra