Il Segretario di Stato Stefano Canti interviene sul tema della raccolta rifiuti
In qualità di Segretario di Stato con delega al Territorio e all’Ambiente, ho la responsabilità di fare il punto sull’attuale sistema di gestione dei rifiuti e soprattutto garantire il rispetto dell’accordo sottoscritto con la Regione Emilia Romagna che ci consente di esportare i nostri rifiuti verso impianti esterni al territorio. L’Accordo prevede di raggiungere il 70% di raccolta differenziata entro fine anno e di realizzare impianti interni al proprio territorio nell’ottica di un’indipendenza sempre maggiore ed un minor ricorso nel tempo agli impianti siti nella Regione E.R. A questo scopo, va fatto il possibile per recuperare il tempo perso negli ultimi tre anni, in cui non è stata estesa la raccolta “porta a porta” su tutto il territorio e non sono stati realizzati i necessari impianti di trattamento rifiuti e questo fatto oggettivo è stato condiviso da tutti i membri della Commissione. La raccolta dei rifiuti “porta a porta” ad oggi copre un terzo del nostro territorio, circa 10.000 abitanti. Dal mio punto di vista, l’attività più tempestiva da attivare nell’immediato è intercettare il rifiuto organico che oggi nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle finisce ancora nei cassonetti dell’indifferenziato, stimato in circa 2.000 tonnellate, ovvero il 20% del totale dei rifiuti urbani prodotti. Parallelamente si propone di attivare la raccolta puntuale dei rifiuti nelle aree industriali di Galazzano, Ciarulla e Rovereta. A quel punto se avremo raggiunto l’obiettivo si potrà provvedere a riorganizzare ed ammodernare il parco cassonetti, sostituendo gli attuali cassonetti che sono vecchi e fatiscenti con cassonetti detti “intelligenti”, con un’elevata componente elettronica, che consentano di effettuare la raccolta differenziata in maniera più economica e flessibile per i cittadini che soprattutto vivono in condomini. Ad ogni modo, al di là del mio pensiero personale, la Commissione Consiliare, con l’Ordine del Giorno, ha dato mandato all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici di presentare entro il 30 giugno p.v. una accurata analisi dello stato di fatto della gestione dei rifiuti solidi urbani, al fine di verificare il rapporto costi/benefici dell’intero sistema di gestione dei rifiuti, ed a quel punto la Commissione tornerà a riunirsi per valutare e per identificare la miglior strategia possibile, volta ad ottimizzare il sistema di raccolta e trattamento rifiuti e ridurne la produzione, minimizzare i costi di gestione ed aumentare la qualità del servizio erogato all’utenza. La Commissione dovrà, inoltre, tenere conto delle richieste pervenute dai cittadini, tramite Istanze di Arengo recentemente approvate, che chiedono la riorganizzazione del sistema di raccolta ripristinando le isole ecologiche, soprattutto nei Centri Storici. Inoltre si dovrà tenere ben presente la necessità di valorizzare economicamente i rifiuti raccolti, differenziandoli anche in impianti di selezione a valle della raccolta differenziata, per massimizzarne il recupero ed accedere così a condizioni vantaggiose ai Consorzi di filiera finalizzando accordi ad esempio con il CONAI. Mi sento di tranquillizzare coloro che oggi operano nel settore della raccolta rifiuti perchè NESSUNO perderà il proprio posto di lavoro, anzi vi saranno nuove opportunità per elevarne le professionalità. A questo proposito è intenzione del Governo attivare politiche economiche per incentivare l’economia circolare ed infine in qualità di Coordinatore del Tavolo per lo Sviluppo Sostenibile (recentemente costituito) mi impegnerò nel promuovere il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, in particolare quello relativo alla riduzione sostanziale della produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo.