Il Congresso di Stato di San Marino celebra l'anniversario del ripristino dell'Arengo
Centoquindici anni fa un gruppo di persone illuminate, pervase dal forte sentimento di democrazia e di giustizia, resero possibile una conquista sociale i cui effetti hanno determinato un cambiamento radicale nel nostro paese i cui benefici godiamo tutt’ora.
Ottocentocinque capifamiglia il 25 marzo del 1906, con una maggioranza superiore al 90%, impressero una inimmaginabile svolta di modernizzazione del paese. Un risultato straordinario che ha consentito alle generazioni future di affrontare la vita nel solco dei più elevati principi democratici e di essere attori della partecipazione diretta. Valori che in alcune parti del mondo stanno oggi registrando una pericolosa flessione, piegati dai venti del populismo e della intolleranza, acuiti in questi momenti di grave difficoltà e di incertezze, legati alla terribile pandemia che sta opprimendo l’intero globo terrestre.
Ed è proprio nel rinnovamento dei principi fondatori della democrazia, della condivisione e del dialogo che la celebrazione di domani dovrà essere incentrata, richiamandoci tutti ai sentimenti che oltre un secolo fa mossero i nostri padri. Oggi più che mai è necessario rafforzare quel nobile senso di coesione fra cittadini, quella tensione sociale che sostiene con decisione l’auspicio di un futuro migliore per le generazioni che verranno.
L’Arengo del 1906 è una conquista da difendere con tutte le nostre forze e da coltivare con assoluta determinazione nello spirito di comunità che rappresenta il valore più alto della nostra collettività. Non è un caso se questo antico Istituto, diffuso in diversi comuni nell’epoca medievale, resista oggi solamente nella nostra Repubblica di San Marino.
Una singolarità che costituisce un unicum nel mondo e che rappresenta un segno distintivo della tenacia e dell’orgoglio dei sammarinesi.