Da quest’anno anche 10 cittadini sammarinesi potranno presentare la propria candidatura per una borsa di studio rivolta agli studenti stranieri che desiderano seguire corsi parziali/semestrali di laurea, laurea magistrale e dottorato in Ungheria, nell'anno accademico 2021-2022.
Questa nuova opportunità formativa è frutto diretto degli ottimi rapporti tra i due Paesi, formalizzata durante il recente incontro bilaterale del 18 gennaio a Budapest tra il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, e il Ministro degli Affari Esteri ungherese, Péter Szijjarto, già salito sul Titano lo scorso 16 settembre 2020.
Sulla base del sostegno finanziario del Governo ungherese, la Fondazione Pubblica Tempus offre borse di studio per gli studenti stranieri di istruzione superiore che desiderano acquisire ulteriori conoscenze ed esperienze presso gli istituti di istruzione superiore ungheresi accreditati, che offrono percorsi didattici sia in lingua ungherese che inglese, in campo artistico, scientifico e umanistico. Gli importi delle borse di studio variano a seconda del corso di interesse, a partire da circa 157,83 Euro al mese per i corsi di laurea e laurea magistrale, fino a circa 390,66/502,24 Euro mensili per i corsi di dottorato.
È possibile presentare domanda individualmente, direttamente sul sito web della Fondazione Pubblica Tempus (https://scholarship.hu/), entro e non oltre le ore 23:00 del 25 febbraio 2021, nelle modalità previste nel bando pubblicato sul sito della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri. I documenti necessari per la candidatura possono essere presentati in lingua ungherese, inglese, francese o tedesca. Le modalità di partecipazione saranno eventualmente adattate a seconda dell’andamento della diffusione dei contagi da COVID-19, per assicurare una partecipazione in tutta sicurezza.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto e di poter contribuire all’aumento delle opportunità formative all’estero destinate ai giovani sammarinesi”, ha detto il Segretario di Stato Beccari. “Mi pregio di ringraziare nuovamente e pubblicamente i nostri omologhi ungheresi, nel solco di quelli che si dimostrano essere ottimi e proficui rapporti, capaci di creare concrete opportunità per i nostri cittadini”.