Ivan Toni, presidente dello Sportello dei consumatori, interviene sul tema della Zona Bianca.
L'Associazione Sportello Consumatori boccia senza appello la delibera del Governo che ripristina per cinque anni la cosiddetta "zona bianca", ovvero il monopolio della Centrale del Latte nella vendita e commercializzazione del latte fresco e a lunga conservazione.
Questo ritorno ad un passato che sembrava legittimamente superato per sempre, porterà automaticamente ad un aumento dei costi del latte a carico dei cittadini/consumatori, i quali se vorranno risparmiare per l'acquisto di questi prodotti o se vorranno avere maggiore libertà di scelta dovranno necessariamente recarsi nei negozi e supermercati fuori confine.
È una decisione del tutto incomprensibile e senza senso. Se si entra nella logica per cui per aiutare la Cooperativa Agricola Latte Sammarinese, che evidentemente si trova in una difficile situazione economica, dobbiamo riaffidarle il monopolio del latte, allora si dovrebbe intervenire in egual misura in tutti i settori economici e produttivi per aiutare le aziende in profonda crisi, amplificata dal momento estremamente difficile. È evidente che questo è irrealizzabile, in quanto antistorico e antieconomico, anche perché una leale concorrenza è anche un utile strumento per calmierare i prezzi; perché allora si vuole allora insistere con il monopolio alla Centrale del Latte?
Se la Cooperativa Latte ha delle difficoltà, ancor più ne hanno i consumatori, che saranno costretti a spendere di più per riempire il carrello della spesa per sé e le proprie famiglie. Perché a pagare il prezzo più alto delle scelte devono essere sempre i cittadini, il cui potere d'acquisto in questo periodo è sensibilmente più basso?
La delibera del Congresso di Stato in realtà non si ferma al ripristino della zona bianca, ma si spinge fino a prevedere la presa in carico da parte dello Stato dei costi del suo impianto di depurazione: costi che, invece, nell'accordo per la gestione della struttura erano a carico della Cooperativa, unitamente a tutti i costi di ristrutturazione. Un intervento che forse poteva avere un senso quando la Centrale del Latte era a gestione pubblica; ma ora che è gestita da un soggetto privato come la Cooperativa Agricola Latte Sammarinese, la stessa deve riuscire a stare sul mercato, come tutte le altre imprese, non gravando con monopoli imposti che ricadono sulle tasche dei consumatori.
L'Associazione Sportello Consumatori chiede pertanto al Governo di fare un passo indietro e di non trasformare la delibera in Decreto Legge, a tutela dei redditi dei cittadini e della libertà di scelta nei consumi.