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Cronaca 13:09 | 29/04/2020 - Repubblica San Marino

Nasce una rete fra comuni del Montefeltro e San Marino

Sostenibilità ambientale, nuove economie verdi, lotta agli sprechi e ancora il dialogo territoriale e fra gli attori del cambiamento. I temi, più che mai fondamentali in questo periodo, rimangono gli stessi, quello che cambia è la forma della comunicazione. Il San Marino Green Festival, anzi, la sua introduzione, l’OltreFestival, non cessa di approfondire e di sviluppare le tematiche legate all’ambiente e ai nuovi stili di vita.

Ne parliamo con Gabriele Geminiani, ideatore e direttore del SMGF.

Come ha reagito il SMGF all’emergenza legata al Covid19?

Con grande spirito di adattamento. Come hanno fatto tante altre realtà, abbiamo deciso di esplorare quel territorio nuovo che è la comunicazione sulle piattaforme online, già a partire dalla conferenza stampa di presentazione, e, sorpresa! ci è piaciuto molto e stiamo riadattando volentieri i contenuti.

Quale sarà la vostra prossima proposta?

Siamo in dirittura d’arrivo con OltreFestival, l’evento anticipatorio del festival vero e proprio, che per noi ha un valore simbolico straordinario: rappresenta la prima rete tra la Repubblica di San Marino e il Montefeltro ma anche tra i comuni della Valconca e quelli della Valmarecchia, territori che hanno lo stesso DNA, che condividono vicende storiche e caratteristiche, pur essendo ognuno un gioiellino incastonato tra le vallate con proprie attrattive, identità e proposte. Giovedi 21 maggio alle 17, grazie a Zoom, rappresentanti di San Marino, Verucchio, Pennabilli, Monte Cerignone e Sassocorvaro Auditore, insieme a esperti di turismo sostenibile e operatori del settore, tracceremo le linee guida dell’itinerario ideale per accompagnare un turista curioso e slow, un turista “post-Covid”. 

E che cosa cercherà secondo voi questo turista prossimo venturo?

Cercherà spazio, natura, ampi spazi in cui allargare finalmente lo sguardo, ma anche storia, identità culturale, prodotti di alta qualità. Il turismo lento presuppone piccoli gruppi, un’accoglienza diffusa basata sulle piccole strutture. Tutte cose che possiamo offrire a piene mani, insieme a know how invidiabile. Tutto questo rientra nella nostra filosofia, e ci permette di pretendere più che mai un’accelerazione ecologica, una potente quanto necessaria rinascita rispettosa dell’ambiente. Lavorare perché il nostro impatto ambientale si riduca è l’unico vero fine a cui dobbiamo tendere.

Per quando sono fissate le nuove date del festival?

Lo abbiamo spostato l’ultimo fine settimana di settembre, sabato 26 e domenica 27. Prima però, ci sarà un’altra tappa di avvicinamento, giovedi 24 giugno alle 10, ancora su Zoom, con la prima parte di un grande lavoro di approfondimento: “Il futuro dell’acqua – La gestione idrica al tempo del cambiamento climatico”. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che ci troviamo dentro un’emergenza ancora peggiore del coronavirus, il cambiamento climatico, che tendiamo a sottovalutare, così come abbiamo sottovalutato il virus fino a che non ha stravolto le nostre vite.