La Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa approva un prestito a San Marino di 10 milioni di euro per spese sanitarie connesse all’emergenza del COVID-19.
Si comunica che, in data 3 luglio u.s., il Consiglio di Amministrazione della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) ha approvato sei nuovi prestiti, per un totale di 326,5 milioni di euro, a favore dei paesi membri della medesima istituzione finanziaria multilaterale con sede a Parigi, al fine aiutarli a mitigare l'impatto dell’emergenza pandemica (COVID-19), preservare e creare posti di lavoro e promuovere altri investimenti a valore sociale.
Tra i paesi membri beneficiari dei suddetti finanziamenti figura anche la Repubblica di San Marino, a favore della quale è stato approvato un prestito a lungo termine e a tasso agevolato fino all’importo di 10 milioni di euro, al fine di sostenere gli sforzi profusi dal Paese nella gestione della crisi sanitaria (COVID-19), mediante il cofinanziamento delle spese per forniture mediche e investimenti dell’Ospedale di Stato.
Il suddetto prestito, il cui tasso potrebbe essere inferiore allo 0,5% e con una durata fino a 15 anni, permetterà di coprire parte delle spese mediche in cui l’Istituto per la Sicurezza Sociale è incorso e future per fronteggiare l’emergenza per forniture mediche e test diagnostici, nonché migliorare la capacità di ospedalizzazione della Repubblica.
La Repubblica di San Marino è paese membro della Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa dal 1989 con una quota partecipativa pari a 0,089% e rappresentata nel Consiglio di Direzione dall’Amb. Sylvie Bollini e nel Consiglio di Amministrazione dal Dott. Nicola Ceccaroli.