Il marchio di un'azienda di moda dell'Anconetano ceduto indebitamente nel 2015 da uno dei soci per 700 mila euro a una società di San Marino e poi passato ad un'altra azienda pugliese. E' lo scenario su cui la Procura di Ancona ha avviato un procedimento, ora in fase di udienza preliminare, per reati che vanno dall'appropriazione indebita al riciclaggio e auto-riciclaggio, fino all'intestazione fittizia di beni e falsità in atti. Nell'ambito dell'inchiesta, la Guardia di finanza ha sequestrato 700 mila euro di beni (tre auto, un orologio Rolex, quote di appartamenti, denaro e fondi d'investimento) a quattro persone. Dopo un primo provvedimento cautelare per l'ammontare di 210 mila euro, i finanzieri hanno portato a termine un altro 'blitz' da 490 mila euro. Anche grazie a una rogatoria con la Repubblica di San Marino, le Fiamme Gialle hanno individuato l'istituto di credito dov'era confluito il denaro ricavato dall'indebita cessione.
Cronaca
14:35 | 21/03/2022 - Repubblica San Marino