Il commissario straordinario Massimo Arlotti scrive al Comitato Pro - Bimbi di San Marino.
In merito ai commenti che leggo nel vostro comunicato del 21/05/2020, ritengo di esprimere alcune considerazioni.
La principale è che quello che ho affermato a RTV non è stato forse compreso , in questo caso probabilmente sono stato io a non comunicare in maniera chiara il mio pensiero, oppure quello che ho detto è stato volontariamente travisato. Io non sono Sammarinese e, perdonatemi, ricoprendo questo ruolo dall'inizio di Marzo, non sono un profondo conoscitore del contesto sociale e dei servizi della Repubblica di San Marino. Proprio per questo non mi permetterei di esprimere giudizi sulla qualità e l'organizzazione degli stessi, soprattutto di quelli scolastici. Le mie parole volevano sottolineare proprio questo aspetto, vale a dire che decisioni sulle riaperture delle scuole, dovrebbero essere prese sulla base delle caratteristiche di ogni realtà scolastica e non accumunate in una decisione valida per tutti. Certo che i rischi sono l'affollamento e il sevizio di trasporto pubblico! ma nelle realtà in cui il servizio pubblico non viene utilizzato o può esserlo utilizzando le misure di distanziamento e le classi possono , magari turnando, essere costituite da un numero adeguato di alunni, si possono considerare eventuali riaperture delle attività scolastiche o educative. Questo era il senso delle mie parole. Inoltre, ma non mi pare venga ricordato nel vostro comunicato, ho spiegato come sia aperto un tavolo di discussione scuola-sanità sull'argomento che vede per la parte sanitaria, la partecipazione del dr. Gabriele Rinaldi direttore dell'Authority che sta licenziando documenti sulle riaperture progressive delle attività educative e scolastiche.
Ritengo quindi che i toni e i contenuti delle vostre considerazioni, siano strumentali e lontani da quello che ho detto e da quello che penso sull'argomento.