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Cronaca 11:18 | 09/03/2020 - Repubblica San Marino

Ecco le restrizioni per fermare il coronavirus

Emanato ieri dai Capitani Reggenti, Luca Boschi e Mariella Mularoni, il decreto legge per contrastare e contenere la diffusione del coronavirus nella Repubblica di San Marino.

Andiamo a vedere insieme nello specifico alcune delle misure restrittive sammarinesi, valide fino al 6 aprile 2020, che si raccordano a quelle applicate in Italia:

- evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio della Repubblica nonché all’interno dello stesso, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute o per il rientro a casa.

- ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre, è fortemente raccomandato di rimanere nel proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali contattando l’apposito numero 0549-994001 istituito all’Istituto per la sicurezza sociale.

- divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus. In tali casi, l’assenza dal domicilio è punita con sanzione pecuniaria amministrativa da 500 a 2.000 euro, oltre all’avvio delle procedure penali previste.

- sono sospese tutte le manifestazioni organizzate come convegni, congressi e meeting nonché gli eventi in luogo pubblico o privato quali grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Nei predetti luoghi è sospesa ogni attività. La violazione delle sospensioni è punita con sanzione pecuniaria amministrativa di 2.000 euro e con la sospensione della licenza di esercizio per 30 giorni.

- sono consentite le attività di ristorazione e bar, ivi comprese le consegne a domicilio e i catering, dalle ore 6 alle ore 18, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione pecuniaria amministrativa di 2.000 euro unitamente alla sospensione della licenza di esercizio per 30 giorni.