Faetano- Tre Penne è stata una partita speciale. Non solo per la tripletta al debutto di Riccardo Pieri (premiato dalla squadra con il pallone della partita autografato dai compagni) ma, soprattutto, per Stefano Ceci che ha raggiunto la presenza numero 200 sulla panchina del Tre Penne.
“Dopo Alex Gasperoni, Enrico Cibelli, Matteo Valli e Nicola Chiaruzzi, Ceci è la quinta persona ad ottenere questo storico traguardo con i nostri colori. 200 panchine vissute con grande intensità, serietà, capacità, ottenendo grandissimi risultati, coinvolgendo con il suo credo calcistico tantissimi giocatori migliorandoli sul piano tecnico, tattico ed umano. La Società si augura di proseguire ancora a lungo questo sodalizio e, magari, essere qua in futuro a festeggiare le 300 panchine”, questo il messaggio di ringraziamento d el Presidente Fabrizio Selva, che ha consegnato al tecnico biancazzurro una maglia firmata da giocatori, staff tecnico, dirigenti e tifosi e una medaglia celebrativa.
“Mi sento onorato e orgoglioso per aver raggiunto questo traguardo. Adesso mi sento in condizione di dover pensare a raggiungere alla 300esima presenza; so che non è una cosa da tutti i giorni raggiungere 200 presenze alla guida di una squadra, soprattutto nel calcio moderno in cui gli allenatori sono molto legati ai risultati che ottengono nonostante riescano a far esprimere un buon calcio. In questi anni ho avuto la fortuna di lavorare con delle persone dove ci sono alla base valori solidi e del buon lavoro fatto tutti insieme”, così Stefano Ceci sulla ricorrenza speciale con il club di Città.
Poi si sofferma sui ricordi più belli che lo legano a questa squadra: “Indubbiamente la prima qualificazione all’Europa League del 2010 rimane un ricordo indelebile, la prima volta non si scorda mai. Credo che è il successo più bello- oltre alla conquista del primo Campionato nel 2012- per come si è sviluppato e l’entusiasmo che ha generato è stata la vittoria dello scudetto nella stagione 2018/2019 quando sono subentrato a Dicembre in una situazione particolare per il Tre Penne.”